lunedì 9 luglio 2007

Quella labile linea di confine tra egoismo e spirito d'auto-conservazione...

Può sembrare semplice discriminare tra egoismo e spirito d'autoconservazione: nell'immediatezza il più delle volte è palese come uno stimolo, un'azione, una qualunque cosa, sfoci nell'egoismo puro. Magari capita se sei egoista inside, ma magari accade anche senza cattiveria. Però accade. Ma, per fortuna, è palese, e se hai un minimo di oggettività, magari ti rendi conto anche dell'errore.
La cosa si fa subdola quando ti cova nell'anima, ti si annida dentro: magari ci sei sempre passato sopra, leggi del quieto vivere, amicizia, familiarità (nell'accezione di famiglia), amore. Le ho volutamente ordinate in scala di subdolezza (termine orrendo), crescente ovviamente.
Più la relazione con la causa è forte, più questa viene tendenzialmente sepolta o possibilmente ignorata, perchè ritieni che ci si possa passare sopra, perchè sia giusto, perchè qualcun altro lo meriti. Niente di sbagliato per carità. Anzi.
Il problema insorge appunto quanto la pulce ti si insinua nell'orecchio. Magari non ti è mai stata bene in mano, magari godevi di soddisfazione riflessa nel tuo sacrificio per l'altro. E' come una parabola d'assuefazione: all'inizio non capisci, è bassa, hai pochi elementi per capire, e ti sforzi per entrare nei meccanismi minimi indispensabili, o per simulare interesse, o per interesse effettivo, o magari giusto la curiosità. Poi se l'evoluzione del sacrificio è positiva la parabola sale, l'assuefazione aumenta, nella sua convinzione di "bene superiore". Magari chissà, è stata anche una combinazione di eventi fortunati, che fin lì non ti ha disturbato...
Insieme con l'assuefazione cresce però anche la consapevolezza, che va inesorabilmente a contrastare l'assuefazione. Qualcosa inizia a non tornare più, ed ecco che la parabola inizia la sua discesa. Per ora è una quadratica, magari torna a crescere, ma non ci sono arrivato ancora...
Fatto che sta che quando la consapevolezza raggiunge i meccanismi logici sufficienti, puoi arrivare a renderti conto che il sacrificio sta diventando oggettivamente oneroso. Magari guardi altrove e vedi altre situazioni, più rosee, tipica sindrome da erba del vicino più verde, però la cosa ti rode, anche se non sei abituato a guardare altrove e solitamente non te ne curi... Quando vedi che si è arrivati al limite in cui non si ledono più solo i tuoi diritti, ma anche la tua intelligenza e i diritti di colei per la quale ti sei sacrificato, ecco che sei arrivato al confine. Non sai da quale lato della riga sei, l'unica cosa che sai è che ora ti hanno rotto le palle, con quel modo di fare da superiori, con i loro magheggi&magagne, con la solita mafia che è dappertutto...
E allora dici quello che hai sempre pensato: perchè non ha ancora smesso?

Che Palle Girarsi Le Palle™?

1 commento:

LAVINIA ha detto...

ciao...nn so ke c'è scritto,nn mi fa voglia legge,ma le tue solite kazzate quotidiane ke spari ogni santo giorno messo in terra!!!
ti volevo solo fare un salutino...
ciao testa di c***o!!!
un bacino
la tua sorellina preferita:D
mongolinoooooooooooooooo:D:D:D:D